Il brand Juventus che fa impazzire il mondo

La professionalità e l’obiettività sono ormai merce più unica che rara e oggi per fare audience devi sparare sulla Juventus a prescindere

Ho lasciato trascorrere il tempo perché lo sconforto per la deriva che il giornalismo sportivo sta inseguendo e raggiungendo è davvero preoccupante. Viviamo nell’era social, quella per la quale per il proliferare del disagio e delle polemiche basta un click.

Sono consapevole, ma non è mai troppo ribadirlo una volta di più, che l’obiettività quando si disquisisce di calcio viene sempre e comunque messa in discussione. Non ho certo la pretesa di avere la verità in tasca, né di essere capito, ma dopo il delirio seguito alla (sottolineo meritata) vittoria della Juventus contro la Fiorentina sarebbe anche il caso di alzare la voce e dire basta.

Questo perché, in un clima già vergognosamente avvelenato, ci sono troppi addetti ai lavori, iscritti all”albo dei giornalisti, che fomentano odio e instillano tutti i dubbi del mondo, trovando l’appoggio di tutto il mondo antijuventino e scontrandosi con quello che ama e sostiene i colori bianconeri.

Stando al dogma che “Il calcio è di chi lo ama” tanto evidenziato (anche giustamente) in quest’ultimo periodo, trovo disdicevole che un Presidente che si presentò in Italia e posò per la foto con tanto di sciarpa arrecante un poco elegante “Juve Merda”, possa presentarsi ai microfoni di DAZN e sparare badilate di letame contro la Vecchia Signora mettendo in discussione un successo maturato comunque meritatamente sul campo al netto di un episodio dubbio sul secondo rigore concesso alla Juventus.

È chiaro ed evidente che inveire e proferire simili infamanti accuse nei confronti di Madama porti notorietà e trovi appoggio in tutta quella fetta di tifoseria antijuventina che popola il mondo del calcio, ma è allucinante che quelle infamanti accuse trovino linfa e appoggio in coloro che, espletando il loro ruolo di giornalisti, dovrebbero informare e non fare disinformazione, ma soprattutto dovrebbero tenere un ruolo super-partes.

Raccontare e non prendere posizione dovrebbe far parte dell’etica del loro lavoro ma dopo Juventus-Fiorentina credo tutte le speranze siano andate perdute.

C’è una squadra che vince e lo fa sul campo, la Juventus, e ce ne sono altre che non vincono e sfruttano il match contro la Juventus per fare sentire la loro voce al minimo dubbio. Che poi, a voler essere precisi, i dubbi non sempre ci sono ma vengono buttati lì a caso.

Così, stigmatizzare le parole di Rocco Commisso, pare essere reato, mentre Pavel Nedved, Vice Presidente bianconero, non può, sempre ai microfoni di DAZN, esprimere il proprio disappunto sui continui attacchi che vedono coinvolta la Juventus e che ne mettono in discussione le vittorie conseguite sul campo.

Partendo dal presupposto che nessuno è Santo, e men che meno lo è Pavel Nedved, mi piacerebbe che i tanto paladini del pudore e della giustizia ci raccontassero perché Commisso può dire ciò che ha detto e Nedved non può difendere la Juventus di cui è Vice Presidente.

Dai consigli gratis di Sandro Piccinini che attacca il Vice Presidente della Juventus ma non proferisce “bau” sulle pesanti e diffamanti accuse del Presidente della Viola,

ai tweet totalmente privi di etica e morale di Tamburini,

passando per quelli di Varriale, che ricordo essere il Vice Direttore di Rai Sport, e che in quanto responsabile di un’emittente pubblica dovrebbe fornire un servizio totalmente super-partes.

Insomma, in questo mondo del calcio già abbastanza avvelenato, ci vorrebbe più responsabilità da parte di tutti. Non c’è bisogno delle parole di Commisso, come dei tweet unidirezionali. Passino i tifosi, ma non è accettabile che a soffiare sulla brace delle polemiche siano i preposti a fare informazione. Il calcio è di chi lo ama e non di tutti coloro che ci sputano veleno quotidianamente utilizzando il brand Juventus perché fare polemica attorno alla stessa rende in termini di visibilità, notorietà e consensi.

E a te, cara mia Vecchia Signora, vorrei pagare per poterti dare un consiglio. Sì, vorrei pagare non essendo autorizzato, né al livello, per potertelo fornire gratis: “Continua a vincere, fallo per i milioni di tifosi che lottano al tuo fianco e combattono la vergogna di una certa disinformazione“.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

2 Risposte a “Il brand Juventus che fa impazzire il mondo”

  1. Grazie Signor Gramellini per questo articolo e per quelli che vorrà far seguire, considerati i ripetuti e maleodoranti attacchi che sembrano preannunciare il ritorno a quella vergognosa primavera del 2006.

I commenti sono chiusi.

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